FESTIVAL DEL CAMBIAMENTO, UNA PRIMA EDIZIONE RICCA DI CONTENUTI

Paoletti: <L’indicazione è questa: lavoriamo assieme perché istituzioni ed economia devono andare a braccetto>

Festival del Cambiamento, conclusa la prima edizione dell’appuntamento organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Molti gli elementi e gli indirizzi offerti dalla due giorni che si è svolta tra Gorizia e Trieste, con approfondimenti e relazioni di esperti nazionali e internazionali. Ricchi di spunti i contenuti che i relatori hanno offerto nei panel programmati nelle due giornate in Venezia Giulia, evidenziando quanto sia necessario proporre nuovi modelli di sviluppo in chiave sostenibile..

Ed è positivo il bilancio tracciato dal presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti: <Ieri a Gorizia abbiamo affrontato dei temi molto importanti sull’evoluzione urbanistica e del concetto di città, sull’invecchiamento della popolazione, sull’intelligenza artificiale e temi molto complessi e dibattuti anche legati alla politica generale. Oggi ci siamo focalizzati sulla sostenibilità e il turismo, in tutte le sue sfaccettature, con relatori veramente importanti. Il quadro che ne viene fuori è un quadro di speranza, di attenzione e di indicazione a lavorare in una certa maniera senza pensare che si possa farlo domani ma bisogna farlo ieri. L’indicazione è questa: lavoriamo assieme, perché istituzioni ed economia devono andare a braccetto>.

Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha sottolineato il ruolo delle Camere di commercio sui temi affrontati durante il Festival del Cambiamento <sulla sostenibilità siamo tra i primi che abbiamo favorito l’economia circolare e la nostra attenzione al mondo dell’economia sostenibile è quotidiana. Il turismo è all’ordine del giorno con risorse dedicate perché è un settore assolutamente trasversale a tutti gli altri comparti. Il turismo è un settore che prima del Covid faceva il 13% del Pil e che potenzialmente può arrivare al 20%>.

Sempre di sfide ha parlato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio perché, ha riferito, <sono convinto che la nuova normalità consista fondamentalmente nella consapevolezza che tornare a fare la cose di prima non significa farle nel modo di prima. Se è cambiato il come di quello che facciamo ancora di più è cambiato il perché. Se oggi non c’è stata una crisi sociale lo dobbiamo ai corpi intermedi, quelli che funzionano. Confcommercio è fortemente convinta che l’innovazione non sia solo tecnologica ma sia prima di tutto una vocazione al futuro: la vera innovazione è legata alla speranza di migliorare la vita delle persone>.

Il primo dei panel odierni moderati dal direttore dei quotidiani Il Piccolo e Messaggero Veneto, Omar Monestier,  è stato dedicato a “Sostenibilità e business model: come farli interagire”.  Alec Ross, già consigliere dell’amministrazione Obama per l’Innovazione e docente alla Bologna business school, ha spiegato che <noi umani siamo animali governati dai nostri incentivi per i soldi, per il potere, per l’amore e se dobbiamo fare questa transizione energetica è molto difficile. Dovremmo, infatti, attuare dei cambiamenti per rendere più accessibile la transizione dai carburanti fossili, la scelta più giusta da attuare>.

L’architetto Andreas Kipar ha ricordato come <le nostre radici sono nella natura. Riconnettere le persone con la natura è sempre di più la base stessa di uno sviluppo sostenibile che coinvolge i centri urbani e i territori di riferimento ed è anche il desiderio del 96% dei cittadini europei>. Lucia Silvagroup head of sustainability di Generali, ha ricordato l’impegno della compagnia del leone che <ha avviato un percorso sulla sostenibilità. A dicembre 2021 abbiamo deciso una strategia ponendo il tema al centro con un passaggio di tutto quello facciamo attraverso un filtro di sostenibilità. Questo comporta di investire su società che puntano, ad esempio, sulle energie rinnovabili>.

Patrizia Lombardi, vice rettore al Politecnico di Torino e presidente della rete italiana delle Università per lo sviluppo sostenibile, ha invece sottolineato che <gli atenei sono un volano di sviluppo per i territori e grazie anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) attraverso la Missione 4 e alle opportunità di creare partnership secondo il modello hub e spoke – quindi la collaborazione con i territorio, le aziende, le comunità civile – crediamo che le università siano fondamentali affinché avvenga questo sviluppo sostenibile nei territori e la transizione ecologia sociale>. 

<L’innovazione sostenibile è al centro del nostro proposito “A Better Tomorrow”, un futuro migliore fondato sulla riduzione dell’impatto del nostro business sulla salute e sull’ambiente> ha dichiarato Roberta Palazzetti, Presidente e Ad di BAT Italia e Area Director Sud Europa evidenziando che <il nostro Trieste Innovation Hub, centro di eccellenza mondiale per l’innovazione e la sostenibilità, rappresenta per noi la sintesi di un domani più verde, equo, consapevole e inclusivo>.

Il secondo panel era incentrato su “Il turismo nell’epoca della nuova normalità”, con in apertura Carlos VogelerGeneral manager Oman Tourism strategy implementation, che ha spiegato che dopo due anni di pandemia <il turismo deve avere la capacità di adattarsi al cambiamento ripensando la struttura perché non si può tornare a quanto accadeva prima. Ci sono sfide importanti come la sostenibilità, il cambiamento climatico e la situazione economica. I turisti cercano sempre più esperienze personalizzate e non massificate, ed è quello a cui abbiamo puntato in Oman>.

Roberta Garibaldi, amministratore delegato di Enit, ha confermato l’esistenza di un trend positivo <non siamo ancora – ha detto – ai numeri del 2019 ma ci stiamo tornando. Durante il Covid gli italiani hanno riscoperto il Paese e dai dati che abbiamo in questa fase i Paesi esteri, in particolare Germania e Stati Uniti, hanno aumentato il loro interesse verso l’Italia come si evince dai dati delle ricerche sul web. Il mercato russo pesa per il 2% nel turismo italiano, in particolare in alcune zone del Paese>.

Alberto Yates, Regional director for Southern Europe and Mea booking.com, ha confermato la tendenza perché <vediamo un aumento della propensione nei viaggi con una crescita di prenotazioni simile al 2019 e una accelerazione nel mese di aprile. In alta stagione, in particolare nel periodo estivo, addirittura c’è stata una crescita del 15% rispetto al periodo pre-pandemia. Si è consolidato il turismo domestico, circa il 60% delle prenotazioni, a fronte di un turismo internazionale in forte accelerazione>.

Infine, Diego Di Paolo, direttore per le Isole Baleari del Welcome incoming services – Gruppo Avoris, ha trattato il tema delle sfide da affrontare per il mondo del turismo affermando che indubbiamente <una è a livello mondiale, perché dobbiamo tentare di fare in modo che la digitalizzazione non costituisca il passaggio definitivo della “disintermediazione”. Questo perché abbiamo un’enorme quantità di addetti nel mondo del turismo che perderebbe attività commerciali, lavoro e, oltretutto, esiste una forte esigenza ancora constatabile da parte del cliente di avere un appoggio e una consulenza nel momento dell’acquisto. Esiste poi una sfida italiana che è quella di ottenere la digitalizzazione nelle situazioni più difficili perché la digitalizzazione comporta investimenti estremamente importanti, se deve essere fatta seriamente. La tipologia più diffusa delle strutture alberghiere italiane è a gestione individuale, piccola e non in grado di affrontare l’investimento importante>.

Il Festival del Cambiamento è stato organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia in collaborazione con The European House – Ambrosetti, main sponsor BAT Italia, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e dalla Fondazione CRTrieste ed ha ricevuto il Patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, del Comune di Gorizia e dell’Università degli Studi di Trieste.

Trieste, 27 maggio 2022